Interrogazione Arcibasilica dell’Annunziata

Il consigliere Luigi Tenneriello chiede una risposta scritta alla seguente interrogazione:

Nel gennaio 2022 si è verificato un crollo nella navata posteriore dell’Arcibasilica dell’Annunziata, a seguito del quale, il parroco ha deciso la chiusura del complesso monumentale, senza che vi sia stata da parte del sindaco pro-tempore, alcuna ordinanza di chiusura per ragioni di incolumità pubblica o privata.

Il crollo parziale è solo l’ultimo di una serie di eventi simili che hanno colpito il sito, ubicato in una zona con caratteristiche geomorfologiche che storicamente hanno causato questi problemi. Nonostante ciò, la chiesa non è mai stata chiusa per un periodo così lungo.

Più volte, in consiglio comunale, sono stati richiesti chiarimenti dal sottoscritto consigliere comunale Luigi Tenneriello, affinché fossi informato sullo stato dei fatti e dei luoghi, nonché sulle iniziative intraprese dall’amministrazione, per rendere fruibile questo bene storico di importanza assoluta per la storia e la religione, non solo irpina, ma anche campana e del Sud Italia.
In occasione della messa di domenica durante l’ultima festività di Maria SS. Annunziata, il sindaco di Prata ha dichiarato che aveva portato i documenti, presumo per un progetto, al Ministero della Cultura, con l’intento di restaurare e riaprire la Basilica, che si stavano facendo passi concreti e a breve sarebbe dovuto andare di nuovo al ministero per avere un finanziamento.

Tuttavia, i finanziamenti previsti dal Ministero della Cultura per il triennio 2024-2026, destinati a 125 progetti nei comuni della Regione Campania, ammontano a oltre 34 milioni di euro, ma non vedono inclusi il Comune di Prata né l’Arcibasilica dell’Annunziata, nonostante le rassicurazioni del sindaco, fornite circa un mese prima durante la messa.

Dato che, come già detto, non esistono ordinanze sindacali di chiusura del sito per motivi di incolumità pubblica e privata, e che quindi non vi sono impedimenti amministrativi alla riapertura, anche parziale, della parte più recente dell’Arcibasilica,

CHIEDO

  1. Di sapere quali iniziative siano state adottate dal sindaco e dall’amministrazione in questi tre anni, poiché non si hanno notizie in merito.
  2. Di attivarsi con il parroco, quale gestore del bene di proprietà della Curia, per riaprire il sito alla visita dei fedeli, seppur in modo programmato. La situazione attuale non può più essere oggetto di una continua deresponsabilizzazione da parte del sindaco e dell’amministrazione, che giustificano il loro immobilismo con il fatto che il bene e l’area circostante non sono di proprietà comunale.

In allegato il documento.

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